Fusione Pescara, Montesilvano e Spoltore: il Governo regionale sostenga il cambiamento, non l’immobilismo

È scandaloso che, ad un anno e mezzo dalla scadenza fissata dalla legge, si torni a parlare di un ulteriore rinvio al 2029. Dopo oltre dieci anni di tempo a disposizione, chi oggi invoca altri due anni di attesa sta tradendo la volontà dei cittadini e l’interesse del territorio. Chi governa non può continuare a temporeggiare per convenienze elettorali o per non assumersi responsabilità.
Chi parla di rinvii omette di dire che dallo Stato arrivano oltre 100 milioni di euro in dieci anni per sostenere i Comuni che scelgono la fusione. Risorse concrete, già previste, che possono essere impiegate per rafforzare i servizi, riqualificare infrastrutture, digitalizzare la pubblica amministrazione e migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Rifiutare oggi questo processo significa dire no a un’occasione irripetibile. Chi ancora si ostina a difendere campanili e rendite di posizione dovrebbe volgere lo sguardo al mondo dell’impresa: Confindustria Chieti-Pescara e Confindustria Teramo con una fusione iniziata nel 2023, hanno dato vita a Confindustria Abruzzo Medio Adriatico. Un’unione che ha portato maggiore forza contrattuale, competitività territoriale e servizi più efficaci per oltre 1.000 imprese. Il messaggio è chiaro: unire significa rafforzarsi, dividersi significa indebolirsi.
La fusione non è solo una riforma necessaria, è un dovere verso le generazioni future. È tempo di serietà, concretezza e scelte coraggiose. Per questo oggi stesso presenterò in Consiglio Regionale una risoluzione che impegna il Presidente della Regione Marco Marsilio a respingere qualsiasi ipotesi di rinvio, e anzi a rafforzare e accompagnare il processo con strumenti amministrativi e gestionali concreti, che supportino i tre Comuni nel raggiungimento dell’obiettivo entro la data stabilita: il 1° gennaio 2027. Chi guida la Regione deve assumersi la responsabilità di guidare il cambiamento, non di alimentare l’immobilismo.
Il nostro gruppo di Pescara è fermamente contrario a qualsiasi ipotesi di rinvio del processo di fusione. I cittadini si sono già espressi con chiarezza e la politica ha il dovere di dare seguito a quella volontà, non di ostacolarla per calcoli elettorali o inerzie amministrative. Per questo motivo, anche a Pescara presenteremo un ordine del giorno per impegnare il Sindaco a non accodarsi alla richiesta di rinvio avanzata dai suoi colleghi di Montesilvano e Spoltore, e a chiedere invece alla Regione tutto il supporto necessario, in termini tecnici e organizzativi, affinché si arrivi al completamento del processo entro la data fissata del 1° gennaio 2027. È tempo che la politica si assuma la responsabilità di realizzare un cambiamento atteso da anni e capace di dare finalmente slancio e prospettiva al nostro territorio.
Il Movimento 5 Stelle sarà sentinella e promotore di un processo di cambiamento che non può più essere ostaggio dell’immobilismo. La fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore deve procedere, senza indugi, con responsabilità e visione. I cittadini hanno già deciso. La politica dei progetti e del futuro non può soccombere alla politica della ‘lagna’ e del passato. Chi non è capace si faccia da parte.