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Facciamo ripartire la Cestovia delle Grotte del Cavallone

Nel comune di Taranta Peligna si trovano le “Grotte del Cavallone” un sito di interesse turistico, naturalistico e speleologico di rilevanza nazionale, considerate le “le grotte di interesse turistico più alte d’Europa” trovandosi alla quota di 1475 metri, costituenti un importante attrattore turistico per la nostra regione, la loro valorizzazione turistica risale già al 1893 con la costituzione della “Società delle Grotte del Cavallone e del Bue” che ne realizzò le strutture necessarie per l’accesso e la visita.

Le grotte sono raggiungibili a piedi, attraverso un sentiero di montagna piuttosto impegnativo per il turista medio, o attraverso una funivia che partendo da un piazzale in prossimità del Km 27 della strada provinciale 84 sale fino a quota 1388 metri lasciando da percorrere un tratto relativamente agevole.

La Funivia è stata sottoposta nel 2018 ad un importante intervento di revisione strutturale, necessario per la prosecuzione attraverso un contributo regionale di Euro 1.003.476,40 erogato con la Delibera di Giunta Regionale numero 696 del 24/11/2017.

I lavori di revisione sono stati ultimati, ma in sede di collaudo, nel corso del rilascio delle necessarie autorizzazioni, è stata evidenziata ”la presenza di siti valanghivi che potrebbero determinare condizioni di rischio per alcuni elementi strutturali”, specificamente i sostegni numero 14, 15 e 17 della suddetta funivia, con la relativa prescrizione di mettere in sicurezza il sito attraverso dei “valli deviatori”, opere di sicurezza passiva con il compito di deviare il flusso di una eventuale valanga proteggendo le parti a rischio delle opere.

Le opere progettate hanno un costo preventivato di circa € 150.000,00 non sostenibile dalla capacità finanziaria del comune di Taranta Peligna.  In assenza di questo intervento, la funivia, revisionata e potenzialmente funzionante, non può essere riavviata per la mancanza del “certificato di immunità dal rischio valanghivo”

In questo contesto,  essendo lo sviluppo turistico del sito di fatto legato indissolubilmente alla funzionalità dell’impianto,  sono riuscito ad ottenere un finanziamento aggiuntivo di 140.000 euro per non vanificare l’investimento già effettuato e per mantenere attiva e raggiungibile un attrazione turistica importante per la nostra regione, e per l’economia locale.