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Scordiamoci il DEA di primo livello

“La situazione è grave e dalla giunta non arrivano risposte”

Le domande che ho posto alla Giunta regionale e all’Assessore Verì in merito alla stabilizzazione del personale delle Asl abruzzesi non sono soddisfacenti e, soprattutto, rappresentano un contesto molto diverso dalla realtà dei fatti. Allo stato attuale, la carenza nelle aziende è del 14%, per un totale di circa 2300 persone.

Una parte di queste persone lavorano per le strutture ospedaliere attraverso l’esternalizzazione. Un’altra parte sono precari che potranno godere di stabilizzazione fino al 2022 grazie al governo nazionale, al quale va riconosciuto questo importante risultato. Anche il Decreto Calabria, in questo senso, è venuto in nostro soccorso. Eppure la Giunta continua a mascherare maldestramente lacune evidenti, che si riverseranno sul territorio della nostra regione.

In particolare mi riferisco al piano del fabbisogno del personale della Asl 02. Avevo chiesto delucidazioni sul Dea di I Livello di Lanciano, e questo documento ne sancisce, di fatto, la sua fine. Non esistono riferimenti né alla figura dell’otorino, né a quella dell’urologo, né a quella del gastroenterologo.

Ancora più interessante è capire come saranno recuperati i 15 milioni di euro previsti dalla predisposizione del bilancio di previsione della stessa Asl.

Infatti i tagli previsti non si limiteranno alla spesa farmaceutica. Non ho dubbi sul fatto che l’anatomia patologica sarà depennata e riavvicinata alla struttura di Chieti. È evidente quindi che la promessa di mettere la struttura di Lanciano al centro dell’attenzione, come sarebbe dovuto essere nelle parole della Giunta, si stia rivelando infondata.

Aspetto una smentita pubblica da parte del centro destra. Voglio una presa di posizione palese e che sia fatta chiarezza, non tanto a un Consigliere regionale ma agli abruzzesi che meritano di avere risposte che, finora, non hanno mai avuto”, conclude.