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Lago di Bomba, un territorio abbandonato

Comunità MontanaTURISMO IN ABRUZZO, L’INTERPELLANZA DI TAGLIERI: “SITUAZIONE DISASTROSA NELLE EX COMUNITÀ MONTANE VALSANGRO E MEDIO SANGRO. LA GIUNTA INTERVENGA”

Ho depositato un’interpellanza per chiedere alla Giunta regionale cosa abbia intenzione di fare con la crescita turistica in Abruzzo nelle aree delle ex Comunità Montane Valsangro e Medio Sangro. Quello che registriamo da anni è un lento e inesorabile abbandono di una delle zone più belle d’Abruzzo. L’area intorno al lago di Bomba si è svuotata del tutto: c’erano tante attività economiche che promuovevano il territorio e creavano lavoro, adesso ne è rimasta una aperta solo in periodo estivo. Una situazione non più accettabile.

La promozione turistica nel territorio delle ex comunità montane Valsangro e Medio Sangro è ormai insistente. Dopo una pianificazione partita da lontano per promuovere la crescita di questa zona meravigliosa dell’Abruzzo, negli ultimi anni la situazione si è arenata completamente. Basti pensare a tutta l’attività turistica sul lago di Bomba, che si è fermata con profonde ripercussioni negative sull’intero comparto economico del territorio. Una situazione grave su cui è urgente un intervento della Giunta regionale, ed è per questo che ho depositato un’interpellanza sul tema in modo da conoscere le intenzioni del centrodestra per risollevare il turismo.

L’area circostante al lago è caratterizzata dalla presenza di un alto numero di siti di interesse turistici e naturalistici: dalle oasi protette quali la Riserva Naturale Regionale delle cascate di Rio Verde, la Riserva Naturale Regionale Abetina di Rosello, e la Riserva Naturale Lago di Serranella, oltre a siti di elevato rilievo storico culturale quali l’area archeologica di Monte Pallano e di Juvanum, ed il Castello di Roccascalegna o le Grotte del Cavallone a Taranta Peligna. Questa zona si era contraddistinta quale importante attrazione di turisti, ospitando eventi di grande importanza e valorizzandone le peculiarità. Peccato che quelle stesse strutture ricettivo-sportivo-ricreative, nate nei decenni scorsi e che cingevano il lago di Bomba, creando economia e accoglienza nel territorio della Regione Abruzzo, abbiano cessato l’attività, tranne una che però rimane attiva solo nei mesi estivi, con pesanti ripercussioni sull’occupazione e l’economia del territorio.

Questo è ciò che è successo a seguito della soppressione della Comunità Montana e del coordinamento esercitato. La soppressione del collegamento ferroviario del “Treno della Valle”, che aveva portato fino a 30.000 visitatori/anno, e le pessime condizioni delle strade interne non più oggetto di manutenzione, hanno fatto il resto, contribuendo alla graduale riduzione di un progetto che aveva portato benessere e lavoro al territorio. Tutto è stato velocemente abbandonato e questo, a distanza di anni, non può essere più accettato.

In un momento in cui è necessario far ripartire l’economia della nostra regione e puntare con forza sul turismo, soprattutto naturalistico e sportivo grazie anche alla “Via Verde”, è necessario un intervento urgente della Giunta regionale. Per questo chiederò in Consiglio quali misure intenda adottare il centrodestra per affrontare questa situazione disastrosa, su un territorio che per anni è stato esempio virtuoso nello sviluppo economico e sociale delle aree montane, e con quali tempistiche sarà adottato. È il momento che il governo di Regione Abruzzo agisca in fretta.

La Giunta spieghi come ha intenzione di risolvere questo caso e renda noto un cronoprogramma, sempre ammesso che ne abbia uno. La crescita dell’Abruzzo passa anche dallo sviluppo turistico e naturalistico della nostra splendida regione, e chi la governa ha il dovere di dare soluzioni e tempi certi.