Home | Pensieri | Renzetti, un Ospedale sempre più in difficoltà

Renzetti, un Ospedale sempre più in difficoltà

Francesco TaglieriAL RENZETTI BLOCCATA LA DIAGNOSTICA OCULISTICA PERCHE’ I MACCHINARI SONO TUTTI ROTTI, E NEGLI ALTRI REPARTI MANCANO MEDICINALI E PERSONALE. – DISSERVIZI INACCETABILI, CHE PESANO ANCHE SU ALTRI OSPEDALI DELLA REGIONE

Al Renzetti di Lanciano è impossibile diagnosticare patologie nel reparto di Oculistica. Il grave disservizio è causato da macchinari malfunzionanti come il fluorangiografo, l’ecografo, l’OCT e il macchinario per l’analisi del campo visivo. In sostanza tutti quegli strumenti volti all’analisi e alla rilevazione di disfunzioni nel paziente.

Un reparto deve poter lavorare dal punto di vista diagnostico e clinico, e una disfunzione del primo rende inevitabilmente inefficiente il secondo, con la probabile conseguenza che per le diagnosi i pazienti siano costretti a rivolgersi a strutture private. Questo è inaccettabile in una regione come l’Abruzzo che dovrebbe garantire accesso alle cure a tutti i cittadini.
Ma quello del reparto oculistica non è l’unica carenza: mi continuano ad arrivare segnalazioni su mancanze di elementi indispensabili, come farmaci antibiotici e presidi sanitari di base, anche da altri reparti, come per esempio quello di Medicina. Mancanze rese ancora più impattanti dalla carenza di personale. Basti pensare che la coordinatrice di Medicina, e non solo, è andata in pensione e ancora non si vede una lontana ipotesi per il reintegro di questo ruolo importante per il funzionamento del reparto.

O, ancora, che la “discharge room” del reparto di Medicina, che si occupa degli incartamenti necessari per le dimissioni dei pazienti, permettendo in modo agevole la sistemazione di nuovi posti letto per gli utenti che devono essere ricoverati, funziona a giorni alterni per mancanza di personale. Insomma una vera e propria situazione di emergenza che denota la scarsa organizzazione e programmazione di questa Giunta che come apporto alla sanità regionale fino a ora è stata capace esclusivamente di elaborare 75 milioni di tagli ai fondi pubblici.

I tagli ai tetti di spesa hanno provocato negli ultimi anni un aumento esponenziale della mobilità passiva, ed un deterioramento nella qualità dei servizi, a spese dei soli cittadini abruzzesi. Quello degli ospedali di provincia è un tema che dovrebbe essere tenuto in alta considerazione sul tavolo regionale. Se infatti assistiamo al collasso di nosocomi come quello di Chieti e Pescara, per cui proprio ieri mi hanno segnalato sei ore di attesa per un codice giallo, è perché gli ospedali “minori” non sono in grado di accogliere e curare i pazienti. Mi auguro che l’Assessore Verì inizi a lavorare in una direzione diversa da quella che ha intrapreso. Gli operatori sanitari ce la mettono tutta, ma sono pochi. La politica deve fare la sua parte trovando le risorse piuttosto che continuare a tagliare per finanziare operazioni di collegio elettorale.

Non sono più accettabili dichiarazione in cui si scaricano responsabilità, si minimizzano i problemi o peggio ancora ci si limita a prendere atto delle criticità.

Ora si deve agire, è passato più un anno dall’insediamento di questa Giunta ed il fallimento è sotto gli occhi di tutti.