Home | Pensieri | Una sanità che resta sempre più indietro

Una sanità che resta sempre più indietro

SANITÀ: “GIUNTA E ASL 02 ABBANDONANO I TERRITORI PER INCAPACITÀ ORGANIZZATIVA E MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE. A LANCIANO MANCA PERSONALE IN OGNI REPARTO”

Le conseguenze della mancata programmazione del centrodestra rischia di causare danni a tutto il servizio sanitario regionale. Quello che sta succedendo nei presidi di Lanciano e Vasto ne sono la rappresentazione perfetta. All’assenza di atti di indirizzo come la rete ospedaliera, la rete territoriale e il piano sanitario regionale mai approvati da Regione Abruzzo si aggiunge, con un disavanzo di 107 milioni di euro, con annessa strigliata del tavolo di monitoraggio ministeriale ai vertici della sanità abruzzese. Una situazione inaccettabile e che denunciamo da anni ormai, soprattutto alla luce delle condizioni in cui versa la Asl 02.

Nel territorio della Provincia di Chieti i vertici aziendali stanno portando avanti un disegno di centralizzazione della sanità, lasciando in abbandono ospedali fondamentali per il territorio come Lanciano e Vasto dove ci sono enormi carenze di personale e strumentazioni. Al Renzetti ci sono carenze di unità lavorative praticamente in ogni reparto.

Ad oggi mancano 5 ortopedici, 3 medici di radiologia, 4 chirurghi, 4 medici di Pronto Soccorso, 3 neurologi, 1 gastroenterologo, 1 ginecologo, 2 otorini, 3 urologici e 1 pediatra. Servizi che dovrebbero essere garantiti 24 ore su 24 in un Dea di I livello quali Urologia, Oculistica e Otorino sono ai minimi storici, col rischio di perdere l’indirizzo di tutto il presidio.

A questo si uniscono carenze importanti di infermieri e Oss in tutto l’ospedale, e un numero troppo basso di ostetriche. Una situazione gravissima. Parallelamente a questa assenza totale di programmazione e di nuove assunzioni, il presidio Chieti si è ritrovato in sofferenza perché non può sopperire a tutte le richieste, generando così un cortocircuito che sta mettendo in ginocchio il sistema sanitario territoriale. Come da mesi ormai denunciamo, sembra che i casi Covid continuino a essere presenti al Renzetti, un presidio che dovrebbe essere Covid free. L’unico vero atto di programmazione ma che quotidianamente viene smentito dai fatti.

Anche all’Ospedale San Pio mancano unità lavorative in reparti essenziali per il servizio sanitario regionale. Le emergenze più gravi si registrano in Ortopedia, Radiologia e Cardiologia, a cui si unisce poi una cronica carenza di anestesisti che la Asl non è mai stata in grado di coprire.

È il momento di dire stop alla propaganda. La annuncite cronica di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che alla bisogna presentano nuovi ospedali, è inutile davanti a quanto sta accadendo tra Lanciano e Vasto, dove mancano personale e strumentazioni degne di questo nome. Non possiamo permetterci una programmazione al ribasso per il periodo 2022-2024 se vogliamo realmente tutelare la salute dei cittadini, a partire dalla necessità di aumentare i servizi e non di tagliarli. La sanità del territorio ha bisogno di programmazione costante, di atti che ne indichino la visione da qui al futuro. Peccato che dal centrodestra niente di tutto questo sia mai accaduto fin dall’inizio della legislatura. In tre anni niente è stato fatto e ci ritroviamo un disavanzo di 107 milioni di euro.
Evidentemente il Covid non è una scusa sufficiente per giustificare questo fallimento vista l’enorme quantità di risorse erogate dallo Stato, con l’inevitabile e ampiamente prevedibile tirata di orecchi dal Ministero. Si stanno vedendo tutti i frutti della non programmazione, e chi ne subisce le conseguenze sono sempre e solo gli utenti. La professionalità e il lavoro dei sanitari nell’ultimo periodo sono stati encomiabili, ma di fronte a questa ecatombe si trovano disarmati. Adesso siamo arrivati al capolinea. O gli esponenti di centrodestra e Asl iniziano a portare risultati, o è meglio che lascino posto ad altri.