Home | Pensieri | Ma non dicevano “prima gli Abruzzesi”?

Ma non dicevano “prima gli Abruzzesi”?

Ho faticato a credere ai miei occhi quando ho letto la Delibera di Giunta Regionale numero 109 del 2022, con la quale, si vuol giustificare una carenza di risorse che nasce da scelte sbagliate del governo Marsilio.
La Regione Abruzzo a trazione centrodestra autorizza in deroga l’assunzione a tempo determinato di professionisti sanitari e operatori socio-sanitari (OSS) da paesi extra-EU, con la motivazione che “le vigenti graduatorie di avviso a tempo determinato e di concorso pubblico non sono sufficienti a garantire il fabbisogno richiesto dalle strutture assistenziali”. Tutto questo in presenza di un precariato diffuso degli operatori nelle nostre ASL, nonostante le possibilità di stabilizzazione del personale precario che lo Stato ci ha dato e per le quali mi sto battendo da anni.
Praticamente Regione Abruzzo dà il via alle assunzioni di personale extra-UE ma non porta a compimento le stabilizzazioni, gli avvisi a tempo determinato, ed i concorsi che vengono sistematicamente impugnati e non vedono mai la luce.
Sia chiaro che non ho nulla contro i professionisti extra-EU, non è questo il punto, ma la motivazione data per questa scelta mi fa davvero arrabbiare, perché non è altro che un modo per tentare di nascondere l’incapacità nella programmazione sanitaria di Regione Abruzzo e di molte sue ASL.
Ma cosa si poteva fare?
Visto che le carenze di fatto sono strutturali, se la situazione è quella descritta, il primo passo da fare sarebbe stato di ricorrere alla mobilità extraregionale, consentendo ai professionisti abruzzesi già in servizio in altre regioni di tornare a lavorare più vicini a casa, e stabilizzare grazie agli avvisi a tempo determinato e alla legge Madia quel personale che tanto ha dato a noi tutti, soprattutto nel periodo della pandemia, che per inciso non è ancora finita.
E’ bene ricordare che ci troviamo in questa situazione perché un concorso per infermieri indetto nel 2018 con la ASL Chieti come capofila, a cui parteciparono oltre 4000 persone, e di cui 1000 superarono le selezioni, è stato annullato per irregolarità e ad oggi non sono ancora state svolte le nuove prove. Un analogo concorso per Operatori Socio Sanitari che vede come capofila la ASL di Teramo, appena svolto, è stato impugnato da diversi partecipanti per problemi nella prova di esame, e rischia di fare la stessa fine.
Oltre a questo, abbiamo graduatorie “congelate” e non in uso, forse perché premiano candidati “non graditi” che si trovano davanti a quelli “graditi”, e personale che per anni ha lavorato nei nostri ospedali, spendendosi con grandi sacrifici, soprattutto nel periodo della pandemia, costretto a passare per le agenzie interinali perché assunto più volte con contratti a tempo determinato e che non si è voluto stabilizzare. Il management sanitario ha delle responsabilità che non possono essere nascoste, ma insieme a loro c’è chi quel management lo ha voluto e continua a sostenerlo. Non ci sono scuse.
Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia non sono stati capaci in questi anni di trovare una soluzione per tutelare queste persone e le loro famiglie.
Per favore, ditemi che siamo su “scherzi a parte”, anche se purtroppo non c’è niente da ridere!